Sembra essere arrivati all’ultima puntata di questa
infinita telenovela concernente l’infamante tassazione sulla casa. Il problema
che il governo sta affrontando non è se aumentare o meno l’aliquota ma di
quanto aumentare l’aliquota. Il consiglio dei ministri (con un emendamento, non
presentato in precedenza) dovrà decidere, infatti, se portare l’aliquota della
Tasi (per la parte, quindi, inerente i servizi comunali) al 3,5 per mille o al
3 per mille. Prima si parlò dell’ 1 per mille, poi 2,5 per mille ora 3,5 per
mille! Mentre per le seconde case si passerà dal 10,6 per mille al 11,1 per
mille. Cose fantascientifiche che solo in Italia accadono!
Come tutti voi sapete il problema nacque quando Monti
decise di far pagare agli Italiani i 3,9 miliardi di euro (sotto forma di Imu)
che il Monte Paschi di Siena sborsò per l’acquisizione di Antonveneta dagli
spagnoli di Santander. Dopo diverse
vicissitudini governative, si è giunti all’attuale governicchio, composto da incapaci e ipocriti ed il cui vertice è presieduto
dal più grande degli ipocriti e degli incapaci che è Letta. L’attuale governicchio,
in tema di IMU, vede tra le forze di
governo, i traditori del nuovo centro destra non volere l’IMU mentre Saccomanni
e parte della sinistra volere tale
imposta .
L’IMU, dopo tante titubanze, è stata trasferita
all’interno della IUC che è composta per una parte, appunto dall’IMU (con
esclusione delle prime case, ma non per quelle di pregio e di lusso e per le
seconde case) e per una parte dalla Tasi. Letta e gli esponenti del governicchio affermarono (mentendo) che l’IMU era stata abolita. Ma
così non fu perché l’IMU fu traslata all’interno della IUC (l’imposta unica
comunale) con facoltà degli enti locali e, quindi dei comuni, di applicarla
oppure no. In questo modo il governo, subdolamente, lavandosene le mani, trasferì
ai comuni la facoltà di decidere “liberamente”
di imporla oppure no. Ora, con questa situazione economica, con “il patto di stabilità” sulle spalle e con
il rischio default di Roma e di tanti altri comuni italiani, secondo voi i
Sindaci l’applicheranno oppure no? Ovviamente si, perché è uno dei pochissimi
modi di riempire le casse comunali. E, quindi, in che modo i comuni faranno
pagare ai cittadini tale infamante tassa? Ovviamente applicando l’aliquota
maggiore che il governicchio sta
approvando; 3 per o 3,5 per mille.
Ma non furono proprio il re degli ipocriti e degli
incapaci, Letta, nonché i fantocci del suo governo ad affermare che le imposte
erano diminuite? E sulla base di queste oggettive affermazioni come mai
Saccomanni, continua a dire che le imposte caleranno (nota bene caleranno e non
sono calate) mentre il vice ministro per l’economia, con cui Saccomanni lavora
a stretto braccio, afferma che “ci sarà un rincaro delle aliquote della Tasi sulla prima
casa e della Imu-Tasi sulla seconda allo scopo di recuperare 1,4 miliardi,
aumenti che daranno la possibilità ai comuni di alzare le detrazioni per le
famiglie numerose e con redditi bassi”.
E´evidente che Letta ed il suo consiglio dei ministri
stanno mentendo a raffica. Stanno continuando a prendere per fessi tutti gli
italiani. Pensano (ingenuamente) che gli italiani siano tutti fessi e
disattenti alle continue porcate che ci stanno rifilando.
Senza poi parlare dei gravi problemi operativi che questi
incapaci arrecano alle categorie professionali che dovranno far pagare ai
cittadini tale imposta; mi sto riferendo ai commercialisti, ragionieri,
geometri ecc…. Non si sa ancora, a distanza di pochi giorni, quanto pagare e
quando pagare. Tutto vago e nulla di certo; ma il problema del rispetto di
queste categorie professionali da parte del legislatore, è ormai una questione
aperta da anni e che non è il caso di affrontare in questo momento.
E si badi; tutto questo accade perché ci sono
schifosissimi ipocriti che non permettono ai loro sponsor di pagare miliardi di
euro mentre continuano impunemente a far pagare ai cittadini italiani, ormai
dissanguati, ancora imposte su imposte.
Allora cari lettori, noi di Alleanza Tricolore non ci
stancheremo mai di ricordarvi che l’unico modo per cambiare questa situazione è
quella di accordarci il vostro consenso. Se si continua a votare questa classe
dirigente e questi partiti la situazione, che ci troviamo ad affrontare, non
cambierà mai; cambierà solo se avrete il coraggio di cambiare il vostro voto a
favore di chi è come voi, che ha le vostre esigenze e pretende di essere
rispettato. I nostri problemi sono i vostri problemi, le nostre esigenze sono
le vostre. La vostra esigenza di giustizia è anche la nostra. Mentre la nostra
esigenza vitale di mandare a casa questi papponi, si spera, sia anche la
Vostra.
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