domenica 2 febbraio 2014

Rientro dei capitali dalla Svizzera.


Pochi giorni fa è apparsa, sulle testate italiane, la notizia in base la quale ancora non si è giunti ad un accordo definitivo con la Svizzera, ma si è in dirittura di arrivo.

Il rientro di capitali, noto come voluntary disclosure, riguarda la regolarizzazione di capitali non dichiarati detenuti all’estero e avviene attraverso una richiesta spontanea del contribuente (voluntary, appunto). 

I soggetti coinvolti, ovvero le persone fisiche e i soci di società di persone che non hanno dichiarato redditi di capitale percepiti all’estero, gli enti non commerciali, (quindi non società di capitali e enti commerciali), possono presentare richiesta di ammissione entro il 30 settembre 2015 esibendo la documentazione completa su investimenti e attività finanziarie costituiti o detenuti all’estero, anche indirettamente o per interposta persona, su come si sono costituiti e sui guadagni realizzati negli ultimi 10 anni in termini di interessi, dividendi, plusvalenze, anche tramite società, trust o fondazioni. E´possibile dichiarare le mancate dichiarazioni relative a conti correnti, azioni, obbligazioni, derivati, polizze, gioielli, immobili, opere d'arte e barche, quindi tutto ciò che andrebbe dichiarato nel quadro RW.

Il decreto prevede che le imposte vengano pagate per intero con un meccanismo di riduzioni delle relative sanzioni.

Inoltre, chi partecipa alla regolarizzazione spontanea non sarà perseguibile penalmente per omessa o infedele dichiarazione. Per i comportamenti fraudolenti (fatture o dichiarazioni false o altri artifici) la pena è ridotta fino alla metà.

Per quanto riguarda le norme penali, il provvedimento prevede che chi partecipa alla regolarizzazione spontanea non sarà perseguibile per omessa o infedele dichiarazione, mentre per altre ipotesi di reato è prevista una attenuazione del carico penale; nessun effetto è previsto sul fronte delle sanzioni e dei presidi in materia di contrasto del riciclaggio e di finanziamento al terrorismo.

Il decreto legge contiene, altresì, disposizioni in materia di rinvio di termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi.

Ovviamente per l’Italia e gli Italiani, anche se con decenni di ritardo, è una buona notizia ma c’è da dire che le norme che riguardano le riduzioni delle sanzioni per chi si auto – denuncia, francamente, non mi sembrano affatto giuste. Queste persone per decenni, sia per l’elevata/pesantissima tassazione, sia per puro egoismo, hanno sottratto alle casse dello Stato e alla vita degli italiani centinaia di miliardi di euro, con tutte le conseguenze che noi tutti conosciamo perfettamente.

Non capisco proprio perché in Italia si deve applicare sempre la regola del buonismo. Negli USA chi non paga le tasse va in carcere, proprio perché la materia è considerata di primaria importanza; il pagamento delle tasse e´considerato un dovere morale. Ora dico, non si vuole mandarli in carcere, ma quanto meno si facciano pagare tutte le tasse e tutte le sanzioni. Non è necessario farsi dire dagli evasori in via autonoma che hanno evaso. Gli accordi permetteranno allo Stato di sapere chi ha evaso. E chi ha evaso dovrà essere punito, punto! Perché la loro evasione, non solo non ha permesso lo sviluppo dello Stato ma ha arrecato gravissimi danni alle vite di tutti gli italiani. E per questo si deve premiarli? Solo in Italia accadono queste porcate.

Altro punto aperto riguarderà gli anni di riferimento per il rientro dei capitali. C’è chi scrive che dovranno essere considerati gli anni aperti agli accertamenti, e quindi gli ultimi 5 anni e c’è chi scrive dieci anni. Mi auguro vivamente che gli anni non siano cinque, ma siano più di dieci. Se queste persone hanno evaso per minimo vent’anni quale sarebbe la logica che starebbe dietro alla norma in base alla quale il rientro deve riguardare solo 5 o 10 anni? Se non quella di far male, solo parzialmente, agli evasori, magari, amici del legislatore? Stanno riducendo l’Italia ad un Paese non del terzo mondo ma dell’ultimo mondo. E´vergognoso ciò a cui stiamo assistendo ma per potere cambiare questo andamento decadente esiste un solo modo (purtroppo) previsto dalla costituzione; dare l’assenso alle prossime politiche alle persone oneste che hanno a cuore il bene dell’Italia e il futuro delle famiglie Italiane. Noi di Allenza Tricolore proveremo a cambiare, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto e del vostro assenso.

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